Muro Longobardo

Viene sovente denominato "Muro longobardo", formato dalla confluenza dei 3 fiumiciattoli che tanti danni arrecò in passato all'abitato di Chiusa. Ad oggi per questo motivo nella sua conformazione è un evidente muraglione di contenimento delle piene

Descrizione

MURAGLIONE DEL RIO PRACCHIO 
Viene sovente denominato "Muro longobardo", anchese, nella sua conformazione attuale, è evidentemente
un muraglione di contenimento delle piene del vicino rio Pracchio, l'antico rio Reale, formato dalla confluenza del rio del Crotto (o di Basinatto), dal rio di Piampomè e dal rio Passorasso, che tanti danni arrecò in passato all'abitato di Chiusa.
Pur esistendo precedentemente fu riedificato, con l'aiuto delle finanze ducali, in modo massiccio nel 1670, cinque anni dopo la disastrosa esondazione del 1665 che portò nelle case oltre un metro e mezzo di detriti.
Nonostante la mole del nuovo manufatto 93 anni dopo, nella notte del 26 giugno 1763, un pauroso nubifragio riversò la sua violenta massa d’acqua sul paese di Chiusa e il rio abbatté nuovamente parte del muraglione eretto a protezione dell’abitato.
Non per niente negli antichi catasti il terreno oggi compreso tra il rio e la cappella di S. Croce era denominato "Prato ruinato", tanto era il materiale trasportato nel tempo dall'impeto delle acque, certamente più abbondanti di oggi e più pericolose anche a causa del letto del torrente meno profondo di quello attuale.
Ciò non toglie che il vero Muro longobardo dovesse iniziare proprio dalla propaggine di roccia appena sopra il muraglione di contenimento del rio, ma leggermente più arretrato e orientato in direzione più diagonale, lungo la linea che unisce la cappella di S. Croce con l'attuale Planetario vicino a piazza della Repubblica, sotto il quale
peraltro antiche vestigia di fondazioni sono state scoperte in anni recenti.
Proprio nei pressi della cappella doveva trovarsi la grande porta che costituiva il transito obbligato dei mercanti diretti o provenienti dalla Francia che qui pagavano il pedaggio stabilito.
E' questa porta a campeggiare oggi nello stemma comunale di Chiusa, sormontato dalla stella simbolo dell'abbazia del S. Michele della Chiusa che sovrasta il paese e che da esso trasse il nome.

Indirizzo e punti di contatto

Nome Descrizione
Indirizzo Via Barella (Strada antica di Francia)
Telefono 011-9643140
EMail protocollo@comune.chiusadisanmichele.to.it
Web https://www.comune.chiusadisanmichele.to.it/it-it/home (Apre il link in una nuova scheda)

Mappa

Indirizzo: Via Barella, 150, 10050 Chiusa di San Michele TO, Italia
Coordinate: 45°6'7,8''N 7°18'56,8''E Indicazioni stradali (Apre il link in una nuova scheda)

Modalità di accesso

Dalla statale e svoltando sulla via principale (via General Cantore) si arriva in piazzetta del Paschè. Girando a sinistra in via Barella subito dopo la Cappella di santa Croce in prossimità dell'incrocio con Via Maritano Felice.


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